– LA STORIA DI TUSCANIA –
Sulla nascita della città di Tuscania esistono varie leggende, tra le più diffuse, quella che vorrebbe la città fondata da Ascanio, figlio di Enea, sul luogo del ritrovamento di dodici cuccioli di cane, da qui il nome della città Tus Cana, una seconda leggenda invece, indicherebbe come fondatore della città Tusco, figlio di Araxe e Ercole.
Oltre la leggenda, le origini della città di Tuscania risalgono al paleolitico, successivamente l’area venne abitata dagli Etruschi che qui fondarono una città e molte necropoli, il periodo di massimo sviluppo della civiltà etrusca sul territorio si registra dagli inizi dell’VIII secolo a.C., quando nacque l’acropoli sul Colle di San Pietro. In questo periodo la città diventa una della lucumonia di Tarquinia. Con i romani la città, che già all’epoca era nota con il nome di Tuscana, visse un periodo di intensa crescita, grazie sopratutto alla sua posizione strategica, sorgeva infatti in prossimità del fiume Marta, offrendo il controllo sulla strada che dal Mar Tirreno conduceva al Lago di Bolsena e verso i territori interni dell’Etruria.
A partire dal VI secolo a.C. la città riuscì ad ottenere il controllo anche sul porto di Regas – l’attuale Montalto di Castro -. La sottimissione di Tuscania all’Impero Romano avvenne in maniera pacifica traendone, per altro, grandi vantaggi, crescita economica e sociale e la costruzione di importanti opere pubbliche, acquedotti, terme e la Via Clodia. Nel 90 a.C. Tuscania venne eletta al ruolo di municipium romano. Nel IV secolo la città divenne sede vescovile, nel 569 venne conquistata dai Longobardi e nel 774 dai Franchi guidati da Carlo Magno che, nel 781 ne fece dono allo Stato della Chiesa. Tra il 967 e il 1066 Tuscania venne governata dalla famiglia degli Anguillara, per passare poi agli Aldobrandeschi, nel 1081 venne conquistata da Enrico IV.
A partire dal XII secolo Tuscania divenne un Libero Comune pur rimanendo sempre al centro delle lotte tra lo Stato della Chiesa e l’Impero che portarono alla conquista della città da parte di Federico II di Svevia, nel 1240. Questa particolare condizione, le lotte tra Guelfi e Ghibellini e la conseguente crisi economica che ne scaturì, portò ad una lenta decadenza della città, in favore della più potente Viterbo, anch’essa innalzata al ruolo di sede vescovile. Grazie alla politica attuata dal legato pontificio, il Cardinale Egidio Albornoz, tra il 1353 e il 1367, le sorti della città si risollevarono, anche se solo per pochi anni, nel 1421 Papa Martino V, come riconoscimento per la fedeltà dimostrata da Tuscania allo Stato della Chiesa, elevò la città al ruolo di Contea, nominando capitano di ventura Angelo Broglio da Lavello.
Quando le truppe francesi di Carlo VIII attraversarono l’Italia alla conquista del Regno di Napoli, saccheggiarono la città di Tuscania dando vita ad un periodo di profonda crisi che lasciò la città al di fuori di tutti i principali avvenimenti di quel periodo. Tuscania venne annessa al Regno d’italia nel 1870. I 6 Febbraio 1971 un terremoto di magnitudo 4,5 della scala Richter distrusse parzialmente la città, causando la morte 31 persone e il crollo di molti edifici storici.